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07/06/2025TRIESTE – Un bilancio tra luci e ombre quello tracciato dal presidente della Pallacanestro Trieste, Paul Matiasic, intervistato da Lorenzo Gatto per Il Piccolo. Un’analisi lucida, tra la delusione per gli obiettivi sfumati e la soddisfazione per i passi avanti compiuti dalla società.
“Il mio più grande rammarico è non aver realizzato ciò che ci eravamo prefissati, ovvero sollevare un trofeo a fine stagione a Trieste – ha dichiarato Matiasic – Quell’ambizione non è solo mia, né unica della nostra organizzazione, ma dovrebbe essere il richiamo per ogni squadra e società del nostro campionato. Detto questo, non aver raggiunto il nostro obiettivo finale non sminuisce in alcun modo ciò che abbiamo realizzato, sia dentro che fuori dal campo. Sono orgoglioso e grato per i molteplici aspetti positivi di questa stagione, che sono stati ampiamente documentati. Ogni sorriso sul volto di un nostro tifoso mi riempie di gioia, così come ogni "cinque-alto" individuale e collettivo di coloro che tifano all'unisono per la squadra che amano”.
Obiettivi e visione: “Divertire e coinvolgere”
Guardando al futuro, Matiasic ribadisce le ambizioni del club:
“Il nostro desiderio è mettere in campo un prodotto che sia allo stesso tempo divertente e coinvolgente. E in questa stagione siamo stati all'altezza di questa aspirazione. La crescita e lo stimolo della nostra tifoseria sono il risultato di uno sforzo consapevole, frutto del duro lavoro di molte persone nella nostra organizzazione. Sentiamo il sostegno dei nostri tifosi e loro ci forniscono indubbiamente un netto vantaggio competitivo ogni volta che scendiamo in campo. ”.
Sul tema della partecipazione alle competizioni europee, il presidente è chiaro:
“Giocare in Europa è un privilegio e un traguardo a cui tenevamo. Naturalmente, la salute e il benessere dei nostri giocatori restano al primo posto. Siamo fiduciosi nelle nostre capacità di competere al meglio in più di un campionato e saremo attenti alla gestione del carico di lavoro della nostra squadra durante la stagione. Adottiamo le migliori pratiche per salvaguardare i nostri giocatori e ottimizzare le loro prestazioni e continueremo a farlo con attenzione anche nella prossima stagione”.
Sponsorizzazioni e futuro: “Serve l’aiuto della comunità”
Non manca, però, un richiamo deciso al tessuto imprenditoriale locale:
“Siamo profondamente grati agli sponsor che abbiamo e li consideriamo veramente partner nel nostro percorso: sono straordinari. Tuttavia, la mancanza di ulteriori sponsorizzazioni, in particolare ai massimi livelli, è molto preoccupante per la nostra organizzazione e per il futuro delle iniziative cestistiche a Trieste. La scorsa stagione ha dimostrato gli investimenti necessari per competere ai massimi livelli di un campionato in cui la qualità del gioco è aumentata in modo così drastico e dove l'equilibrio competitivo non è mai stato così grande. Pertanto, spero che gli esponenti della comunità imprenditoriale che apprezzano lo splendore della pallacanestro di alto livello qui si facciano avanti, come hanno fatto in altre regioni. A mio avviso, non è giusto che sia la proprietà a continuare a sostenere perdite finanziarie così significative, e la presunzione, qualora esistesse, che continuerà ad accettare un onere così sproporzionato è senz'altro irrealistica”.